sabato 9 luglio 2011

Allenarsi a Giocare

La componente gioco nell’allenamento (di qualsiasi livello) non deve mai mancare. L’allenatore dovrebbe attingere dal gioco quelle informazioni che gli servono per impostare un piano di lavoro, dal singolo allenamento al piano annuale. Vedremo di seguito alcuni “aspetti concreti” che spesso ci si presentano in palestra.

Partire dal gioco
Il concetto di “partire dal gioco” significa partire dalla sua struttura, cioè fase ricezione (ricezione-alzata-attacco-copertura-muro-difesa-contrattacco) e fase battuta (battuta-muro-difesa-alzata-contrattacco). Ovviamente ci vogliono i fondamentali per fare questo, ma non il contrario. L’azione di gioco non deve essere vista come una semplice somma dei fondamentali. La globalità come concetto,un discorso che sta alla base e che si trasferisce negli esercizi. Il perché si deve fare una cosa traendo riferimento costante dal gioco, anche mentre si insegna un aspetto particolare o strettamente analitico.
Alcuni esempi. Si palleggia spesso a coppie, non è che sia sbagliato, ma in partita non succede mai, dato che dopo il bagher c’è subito l’alzata.
Quindi invece di palleggiare semplicemente a coppie lo si fa imitando un appoggio, un’alzata, in modo che il feed back sia diretto.
In coppia si allena spesso anche l’attacco difesa, mentre in partita non capita mai che l’attacco parta dal proprio campo e addirittura con palla bassa. In allenamento quindi bisognerebbe riprodurre l’esatta realtà della situazione gioco in modo che tutta l’attività svolta serva “direttamente” alla funzione che ci sta più a cuore: il gioco.
Il punto cruciale sta quindi racchiuso in queste due filosofie di allenamento: estrapolare un aspetto del gioco e lavorarlo a parte o lavorare a parte per poi sommare il tutto ottenendo il gioco? Sono due modi completamente diversi di vedere le cose. A mio parere la via da percorrere è quella di insegnare a giocare, cioè prendere una parte e lavorarla da sola perché c’è bisogno che tutta l’attenzione sia rivolta su quell’aspetto; ma dopo averla lavorata  reinserirla subito nel contesto del gioco. Facendo il contrario, oltre che poco produttivo, risulterebbe poco motivante per i giocatori.
Roberto Tavola

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