mercoledì 5 ottobre 2011

TECNICA E TATTICA DELL'ATTACCO NELLA PALLAVOLO FEMMINILE

 
Introduzione

L’attacco si allena in funzione di ciò che ci serve per il gioco: cambio palla o acquisizione punto.
Apro una parentesi per affermare che, per un allenatore, con il futuro sistema di punteggio (il Rally Point System) cambierà solo il carico sulla percentuale di errore delle azioni. Per intenderci, vincerà chi sbaglierà meno e verrà molto più rivalutata la capacità di una squadra di difendere e di rigiocare la palla (il "vecchio" cambio palla). Il ruolo del "libero" viene così ad essere molto più rivalutato fino ad essere considerato un punto forza di una squadra, in misura paragonabile ad un attaccante di prima linea.
Dovremo fare più attenzione nella gestione degli errori e, soprattutto, allenare le nostre atlete a saperlo fare in maniera autonoma senza creare situazioni di ansia. Spingiamo l’atleta a rischiare puntando sull’autoresponsabilizzazione.

http://www.allenatoridipallavolo.com/file/tecnicatatticaattaccopallavolofemminile-frigoni.pdf Globus Winshot 500 - Allenare la difesa con attacchi potenti e di precisione.
NOTA
(1) Nel momento in cui vediamo una persona compiere un gesto, reagiamo
a livello di corteccia cerebrale, proprio nella zona motoria. Sono i “neuroni
specchio” che si mettono “in moto” quando colgono l’azione esterna. Tutti
usiamo questi neuroni: quando, ad esempio, incrociamo altre persone
salendo sull’autobus, nel cervello si attiva istantaneamente una copia
dell’intero schema motorio dei loro movimenti e così evitiamo di scontrarci.
Dunque, grazie all’esistenza di queste particolari cellule nervose, scoperte
da un gruppo di neurofisiologi dell’Università di Parma diretto dal prof.
Rizzolati, il nostro cervello è in grado di rappresentare dentro di sé le azioni
compiute da un altro; in pratica, mentre li osserviamo, riusciamo a
comprendere i gesti degli altri replicandoli nella nostra mente cioè
anticipandoli. I campioni “riescono a vedere” l’intera sequenza motoria degli
avversari, già dai loro primissimi movimenti, grazie a catene di “neuroni
specchio dedicati ad un’azione specifica”. Inoltre, l’attivazione di queste
particolari cellule avviene sia quando compiamo un gesto che quando lo
immaginiamo. Sono tutt’ora in corso degli studi per conoscere meglio il
funzionamento dei neuroni specchio e le conseguenze pratiche, che
nell’ambito sportivo si potranno tradurre nell’utilizzo di metodologie di
allenamento innovative.
IL CONTRATTACCO (Chi decide il tipo di attacco): Per spiegare la nozione di contrattacco bisogna partire dalla difesa. Parlando di quest’ultima, nei precedenti numeri abbiamo sottolineato come il suo primo compito sia non far cadere la palla, seguito immediatamente dal trasformare la difesa in attacco.Per contrattacco si intendono proprio tutti gli attacchi ottenuti dopo situazioni di difesa. E’ ovvio quindi che tutta l’organizzazione del contrattacco è strettamente collegata all’organizzazione difensiva. Qualsiasi sistema di contrattacco è legato a doppio filo al sistema difensivo e ne è, per certi versi, il naturale proseguimento. Il legame è doppio perché se molto spesso l’organizzazione del contrattacco è condizionato dal sistema di difesa, può capitare, soprattutto nel femminile e scendendo di livello, il contrario: cioè che sia il contrattacco a condizionare il sistema di difesa.[...]
Una volta scelto chi far schiacciare, la domanda successiva è su che tipo di palla attaccare. In questo caso, diversamente dal cambio palla, la scelta spetta all’attaccante. Quindi in contrattacco, più che in altre situazioni, diventa fondamentale la sua chiamata: è lui che decide se attaccare e che tipo di palla attaccare, fermo restando che se l’alzata non è effettuata da un giocatore abile in questo fondamentale è bene che gli attaccanti chiamino delle palle più semplici da alzare, solitamente quelle con traiettorie più alte.[...]
di M. Moretti e R. Righi (PvSupervolley  02/07)