sabato 12 novembre 2011

CRITERI DI SCELTA NELLA COSTRUZIONE NELLA PALLAVOLO ...

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Aspetti cognitivi nei giochi sportivi di squadra
I giochi sportivi di squadra, a cui appartiene la pallavolo, fanno parte degli
sport di situazione.In queste discipline si evidenzia una motricità a
prevalente determinazione tattica. La prestazione è determinata dalla
capacità di adattamento della tecnica a situazioni indeterminate e non
predefinite che variano continuamente in tempi brevissimi e che l’atleta
deve fronteggiare con risposte motorie adeguate, con la massima rapidità e
precisione possibile.
Secondo il prof. Pittera negli sport di situazione, e nella pallavolo in
particolare, la correttezza del gesto tecnico richiesto dipende dall’esattezza
delle informazioni che il S.N.C. trasmette, dopo averle elaborate, al sistema
muscolare che favorisce, tramite l’azione degli arti inferiori, l’ottimale
posizionamento del corpo per agevolare la fase di intercettazione. Ciò
avviene attraverso la lettura dei segnali che ci dà l’avversario, a tal
proposito fondamentale è il ruolo dei neuroni specchio(1), la valutazione
della traiettoria dell’attrezzo e possedendo la capacità di movimento
adeguata per compiere lo spostamento alla velocità richiesta dalla
situazione di gioco. Così l’atleta si troverà sul punto d’impatto della palla in
anticipo rispetto alla stessa. Ciò permetterà agli arti superiori e al tronco,
supportati, quando la situazione lo permette, da una condizione di massimo
equilibrio sia al suolo che in fase di volo, di eseguire il cambio di direzione
dell'’attrezzo con la massima precisione esecutiva. Fondamentale a tal
proposito è il ruolo della memoria, nelle sue varie forme, per velocizzare il
processo di elaborazione della risposta.
Pertanto, nei giochi sportivi gli aspetti cognitivi hanno un’incidenza notevole
sull’esito positivo o negativo dell’attività. Infatti, i giocatori, durante il gioco,
devono confrontarsi di continuo con fattori di vario genere: gli attrezzi di
gioco ed i loro movimenti; l'obiettivo da raggiungere; i compagni di
squadra, gli avversari ed i loro spostamenti; lo spazio entro il quale si gioca
, il tempo di gioco; i vincoli posti dai regolamenti, le varie condizioni esterne
(luce, caratteristiche del terreno di gioco le condizioni atmosferiche); gli
influssi di vario genere esercitati dai comportamenti arbitrali, dagli
spettatori, ecc.Tutto ciò presuppone continui processi di presa, elaborazione e
memorizzazione di informazioni.Il giocatore, prima di compiere un gesto tecnico, deve inserire una serie di dati nel suo cervello. Questa fase è definita come immissione degli input.Questi input vengono confrontati, valutati ed elaborati nella fase di elaborazione. Il risultato che ne scaturisce è il progetto mentale che dà luogo all’esecuzione motoria cioè la fase output. Più il suo pensiero è ricco di operazioni mentali, maggiore è la probabilità di trovare soluzioni di gioco efficaci.
Nella realtà non c’è una netta separazione tra processi percettivi, cognitivi e motori; non esiste una gerarchizzazione sequenziale del tipo: prima osservo, poi comprendo e poi eseguo.
Dunque il comportamento tattico è uno dei fattori che caratterizzano i giochi
sportivi ed il complesso degli sport di situazione. In tali attività, il
comportamento di ciascun contendente, o meglio di ciascun giocatore, ha
sempre un fondamento tattico, poiché costituisce in ogni caso il risultato di
una scelta, tra una serie più o meno vasta di possibili soluzioni del problema
motorio che si pone in un determinato istante di gioco.

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